giovedì

miss italia 2007.


momenti culturali in diretta su raiuno.

sabato

buonasera sono V.G., il titolare della casa editrice cui lei ha spedito il curriculum ieri l'altro.
senta, poiché siamo una casa editrice piccola, esistiamo da quattro anni e abbiamo pubblicato quattordici libri, mi vedo costretto a darle una risposta negativa: purtroppo non possiamo assumere nessuno a tempo pieno, e nemmeno part-time.
va bene, capisco
.
però siccome siamo distribuiti poco e male, le volevo proporre un altro lavoro: le andrebbe di collaborare con noi portando le nostre opere dai librai di tutto il triveneto? per esempio: lei un bel giorno va a trieste e si fa tutte le librerie. e io la pago, ecco... diciamo che non posso prometterle mari e monti, ma le dò una cifra onesta, e le rimborso la benzina. che ne dice?
no, guardi, preferirei un altro tipo di lavoro, comunque la ringrazio.
ah, senta... non è che lei sa lavorare in formato .pdf? perché io avrei bisogno di un impaginatore, così quando consegno i libri al tipografo sono già belli che pronti e quello non ci deve mettere le mani sopra. si, sarebbe un lavoro saltuario, perché come le ho già detto pubblichiamo poco, però le potrei dare una cifra onesta, niente di ché ma pur sempre meglio di niente.
la ringrazio, ma purtroppo non so lavorare i file .pdf.
ah, capisco. e le copertine? le sa fare? ne capisce qualcosa di grafica? perché magari una cifretta gliela potrei sborsare se lei mi facesse questo favore... si tratta solo di realizzare delle copertine... no, mi spiace... e inoltre, col tipo di studi che ho fatto, cercavo un altro tipo di lavoro.
ah, va bene. comunque, se conosce qualche autore che desidera pubblicare un proprio scritto portando anche un pò di soldi per coprire le spese... ecco, se ne incontra e magari ci fa da procacciatore... ecco, una provvigione del 20% sulle vendite gliela concedo eh! tanto lei è avvocato (sic!), quindi chi meglio di lei può stipulare un contratto editoriale?

i guai di mandare un curriculum basandosi sulle pagine gialle.

giovedì

calderoli day! calderoli day! non aggiungo altro: il resto lo trovate qui.

ieri sera, piuttosto, sono andato a vedere la guzzanti all'astra. diamine, che razza di stronza. però c'era anche pierfrancesco loche, un vero mito per chi seguiva "avanzi" e "tunnel". avevo paura che da un momento all'altro dicesse "si è fatto tardi" e se ne andasse!(chi lo ricorda nella parte del politico a tunnel?)
bello ripensare a quei programmi...
triste pensare a quei programmi come a qualcosa che ora, in tv, non si può più fare. ora si fa la satira con la pistola puntata alla tempia: perché non è più la satira ad osservare, a criticare e a censurare la politica, ma è la politica a osservare, criticare e censurare la satira. e nessuno dice niente, eh!
in questi giorni abbiamo bertinotti che, sia pure pacatamente, prende le distanze dal V-day di grillo. "le risposte possono solo essere date dalla politica", dice fausto. che strano, pare che un movimento di persone organizzato da un comico abbia meno dignità di una manifestazione preparata da un partito o da un sindacato, e lo si debba tenere in considerazione solo come evento sociale e magari folkloristico.
e il resto della sinistra non è tanto meglio. il commento tipo è : "la manifestazione di grillo dimostra come la gente sia disamorata della classe politica italiana; noi dobbiamo fare in modo che la politica si riavvicini alla gente". che strano, eh? : io mi sarei immaginato che qualcuno dicesse "la gente vuole che i delinquenti non governino il paese; ne prendiamo atto e provvederemo".

la satira, la satira.

intanto, calderoli si propone di passeggiare sui terreni sui quali verranno edificate le moschee con un maiale.
ecco! il maiale della lega ci propone un nuovo modello di satira, la satira del futuro: quella fatta direttamente dalla politica. e nessuno la imbavaglierà.

martedì


potrei avere un futuro nel campo del travestitismo trash...

lunedì

in un negozio di fumetti:
AVVENTORE: scusi, vendete cornetti?
COMMESSO: intende cornetti tipo algida?
AVVENTORE: no, naturalmente no, vedo che siete una fumetteria!
COMMESSO: e che tipo di cornetti, allora?
AVVENTORE: quelli antisfiga!
(io ero il commesso, eh!)

da un 4-5 giorni mi sento più a posto col mondo e non so nemmeno il perché. sta di fatto che penso alle cose che faccio, a quello che sono, e mi pare che vada tutto bene. e non so perché. mi diverto, e mi rendo conto che non c'è un lato negativo nella mia vita, in questo momento.
mah. ero abituato a divertirmi e a rovinarmi il divertimento pensando a qualche scadenza o a qualche ostacolo da superare. ora annaspo alla ricerca di una cosa brutta all'orizzonte e non mi riesce di trovarla, e tutto questo mi inquieta.
peccato solo che a 30 anni uno si senta vecchio.

i preti in questa città hanno una visibilità che a noi comuni mortali non è concessa, zioccàn: oggi il mattino di padova dedica ben due articoli ai portatori di fede: uno per don sante, il solito prete innamorato, e uno per don spritz, il sacerdote malmenato presso il naviglio due sere fa.
a proposito: il mattino di padova ha scoperto, grazie ad un'ineffabile e tempestiva indagine, che al naviglio un ragazzo su due è ubriaco. ebbene si: un luogo in cui si va solo per bere, e addirittura si ubriacano! e l'hanno scoperto dopo soli tre mesi da quando il tutto è iniziato!
e pensare che un mese fa sul tg3 veneto si vedevano servizi che elogiavano la vita serale padovana , intervistando i gestori dei bar del naviglio e divulgando i segreti del buon spritz... e non una parola, NON una parola, su chi, a poche centinaia di metri di distanza, prova a fare cultura tutte le sere proiettando film (e lo so, qui sono di parte, ma cazzo!, queste sono cose che mi fanno girare i coglioni).

ah già: ieri sul podio di monza ho visto clemente mastella che consegnava la coppa ad un pilota (mi pare alonso). e lui non si è messo a vomitare. come cazzo ha fatto...

venerdì

il solito tram tram.
fa lo stesso percorso della linea bus n.8, ha la stessa capienza di un bus della linea n.8, fa le stesse fermate di un bus della linea n.8, ha la stessa frequenza (anzi, ha un pò meno frequenza) della linea n. 8.
chi è?
...
il metrobus, naturalmente! l'assoluto protagonista delle cronache padovane da diversi anni: ogni tanto ci si mette di mezzo qualche avvenimento più urgente, dalle professoresse impazzite ai trentenni accoltellati al muro di via anelli alla crescita della delinquenza ai preti con moglie e figlio; ma lui, indomito, riesce immancabilmente a riguadagnarsi il centro del palcoscenico in pochi giorni: deragliando, sparando sanpietrini addosso agli edifici e ai passanti, o più semplicemente fermandosi in mezzo alla strada.
l'altro giorno finalmente ci sono salito sopra: la curiosità era grande e speravo che succedesse qualcosa, così il giorno dopo finivo sul giornale anch'io. macché. non ha nemmeno speronato un ciclista. così, essendomi rassegnato ad un viaggio senza particolari emozioni, mi sono guardato attorno, e fuori dal finestrino ho visto sfrecciare un autobus della linea n.8.
guidomeda direbbe che ci ha sverniciato.
e allora mi è sorta una domanda:
ma a che cazzo serve questo metrobus?
fa lo stesso percorso di un autobus che già c'è (e che facendo lo stesso percorso del metrobus, ovviamente, si avvale degli stessi vantaggi: cioè corre su una corsia senza traffico), non può accelerare troppo perché altrimenti deraglia e quindi va più lento del bus, ha gli stessi orari...
non bastava aggiungere qualche corsa in più al numero 8?
e poi: che diavolo vuol dire metrobus? dobbiamo aspettarci anche l'autopolitana?

mercoledì

se io dimentico fuori posto un asciugamani apriti cielo...
...ma in compenso qualcun altro in casa mia - qualcun altro che soffre di emorroidi in questo periodo: ebbene sì!, proprio lei - qualcun altro dicevo, può bellamente dimenticarsi il suo divaricatore anale direttamente sul lavello, vicino al portasaponette e agli spazzolini... pensare che all'inizio si vergognava di usarlo.

domani (oggi per chi legge domani) torno a parma. che meraviglia, mi mancava proprio: 35 euro di treno per andare in segreteria a chiedere un certificato che non mi servirà a niente, se nessuno si decide a rispondere alle mie domande di lavoro.

lunedì

se lo dice lei.
mia madre, dopo la grigliata a casa di lorenza:
- a che ora sei rientrato ieri?
- mah, saranno state le due e mezza...
- e la cristiana è tornata con te?
- no, l'avevo riaccompagnata a casa verso mezzanotte.
- e poi? sei tornato alla festa?
- si...
- però... sei gentile con le tue amiche.
- beh, non è stato un gran disturbo, l'ho fatto volentieri...
- (sarcastica) ... è più vantaggioso essere tua amica che tua madre eh.

sabato

il principe delle tenebre. Due atteggiamenti sono tenebrosi.1) La menzogna e l’ambiguità. Tu hai mentito a me e ai parrocchiani. Basterebbe questa perdita di credibilità per indurre alle dimissioni una persona che ha responsabilità pubbliche. 2) Il gettare discredito sugli altri, mettere in risalto il male anche senza prove e quasi godere di questo.Questi due atteggiamenti sono tipici del principe delle tenebre.
con queste parole, estrapolate dalla lettera inviata a don sante (il parroco ribelle che vive con una donna dalla quale ha avuto un figlio), il vescovo di padova redarguisce il sedicente "prete innamorato".
e il prete innamorato, invitato dalla curia a lasciare la propria parrocchia, afferma di voler fondare una nuova chiesa, la "chiesa cattolica dei peccatori". la prima cosa di cui si è voluto assicurare don sante è avere un website per la sua nuova setta cattolica, e poi... e poi, essendo comunque un prete fino in fondo, ha reso noto il numero di conto corrente presso il quale i fedeli potranno fare le loro offerte.
poi ha invitato tutti ad andare a messa, domenica. senza entrare in chiesa, però: ma fermandosi nel piazzale per sentire la vera presenza di dio.
chissà.
chissà cosa diceva un anno fa don sante, quando si parlava di procreazione assistita... chissà se anche allora (con la parrocchia -il posto di lavoro- saldamente nelle sue mani) metteva in dubbio che il vero dio fosse quello che stava dentro la chiesa.
chissà.

nel frattempo, il vescovo di padova addita il comportamento del nostro eroe come tipico del principe delle tenebre. deve aver letto troppi manga anche lui, eh.